
27
Gen, 2015
IMU sui terreni agricoli: proroga in extremis
Imu sui terreni agricoli: “salta” l’imposta per quelli montani, proroga per tutti gli altri
Niente Imu per i terreni agricoli ubicati in Comuni totalmente montani e per quelli coltivati in Comuni parzialmente montani se posseduti e condotti da coltivatori diretti iscritti alla previdenza agricola. Per tutti gli altri, l’imposta si versa entro il 10 febbraio.
Dunque, dopo il caos degli ultimi giorni sulla scadenza del versamento dell’imposta al 26 gennaio scorso, il 23 gennaio il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto che introduce i nuovi criteri per la tassazione IMU dei terreni montani, con un sostanziale ripristino delle vecchie casistiche di esenzione. Le nuove regole, infatti, saranno applicabili anche per il 2014 con l’ulteriore proroga al 10 febbraio 2015.
Il decreto prevede che a decorrere dal 2015, l’esenzione dall’imposta municipale propria (IMU) si applica:
– ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, ubicati nei Comuni classificati come totalmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat;
– ai terreni agricoli, nonché a quelli non coltivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, ubicati nei Comuni classificati come parzialmente montani, come riportato dall’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat.
Nuovi criteri applicabili anche per il 2014
Il decreto stabilisce che per il 2014 non è comunque dovuta l’IMU per quei terreni che erano esenti in virtù delle regole stabilite dal DM 28 novembre 2014 e che risulterebbero ora imponibili per effetto dell’applicazione dei nuovi criteri.
Il decreto prevede, infine, che i contribuenti che non rientrano nei parametri per l’esenzione, dovranno versare l’imposta entro il 10 febbraio 2015.